La crisi climatica e il deterioramento degli ecosistemi ci pongono di fronte a delle scelte immediate che non sono più procrastinabili alle generazioni future.
Non possiamo più permetterci di depredare la natura come se fosse un enorme supermercato di risorse a basso costo per supportare una crescita illimitata, di cui beneficiano in pochi, lasciando una buona parte della popolazione impoverita delle loro risorse.
Nello stesso tempo, il riscaldamento climatico sta esercitando una pressione pervasiva sugli habita dove vive un vasto web di specie vegetali e animali, che forniscono servizi essenziali alla nostra vita.
Non c’è una sola soluzione alla crisi climatica e della biodiversità ma tante soluzioni diverse in base al paese, alla sua ricchezza e alla responsabilità nel riscaldamento globale in atto, alla sua posizione geografica.
Se certe forme di decrescita sono moralmente giuste e praticabili per alcuni paesi e consumatori più ricchi, non possono andare bene per paesi e individui che sono stati lasciati ai margini dello sviluppo fino ad ora e che necessitano di supporto tecnico e finanziario per una crescita sostenibile a cui hanno diritto.
Gli individui tutti, cittadini, decisori politici, imprenditori e dipendenti, studenti e ricercatori, pensionati e giovani, hanno il potere di esercitare delle scelte consapevoli nei confronti del Pianeta Terra e del suo futuro. Queste scelte si esercitano ogni giorno e hanno un’influenza enorme, per l’impatto positivo e per la capacità di influenzare altri comportamenti in un ciclo virtuoso.
Perché questo accada è necessario un cambiamento collettivo di consapevolezza della nostra interconnessione e dipendenza da tutti gli elementi della natura, con la quale ricostruire reti e connessioni.
Ma come possiamo contribuire a creare questo mondo?
Abbiamo bisogno di azioni, impegni e investimenti di tempo e monetari in progetti di vasta scala di ripristino, rinaturalizzazione e salvaguardia degli ecosistemi terrestri e marini. Che possono essere attivati attraverso la conoscenza, la trasparenza e la comunicazione sugli effetti positivi delle nostre scelte, la creazione e il supporto a progetti di comunità, ONG, imprese e istituzioni impegnati in questa direzione.
Abbiamo bisogno anche di forme di comunicazione, informazione, e di mobilizzazione per la risoluzione di questo fenomeno fuori scala che tengano conto, a un livello più profondo, di diversi modelli mentali e culturali, di diversi valori e visioni del mondo.